Un percorso inatteso e insolito, quello da cui nascono i miei lavori artistici.
Appassionato studioso della Natura vivente e - in seguito- di Linguistica, Logica ecc ecc ideai , dopo lunga incubazione, EverLang : una Lingua vera e propria, articolata e compiuta (sia pure ancora in fase di sviluppo), ma basata - unica tra tutte le lingue naturali o 'artificiali' oggi note - sulla modellizzazione di Relazioni tra Organismi Viventi , la cui oggettiva natura corrisponde al ''Significato'' di ciascuna di esse.
Mi resi ben presto conto delle immediate, e direi inevitabili implicazioni artistiche di EverLang : trattandosi della prima e unica Lingua in cui gli elementi formativi minimi non sono astratti simboli (lettere, ideogrammi, loghi convenzionali ecc) ma reali Creature viventi o parti di esse, EverLang è anche l'unica lingua esistente a esser integralmente e coerentemente figurabile.
Possiamo insomma letteralmente ''dipingere'' una Parola una Frase... perfino dipingere una Poesia.
E se il Significato in senso stretto sarà da ricercare sempre e soltanto nella specifica, oggettiva Relazione tra gli Organismi di volta in volta interessati, la sempre nuova declinazione pittorica dell'insieme varrà di fatto a modulare all'infinito quello specifico Senso; a consentirne l'incarnazione lungo uno spettro connotativo / emozionale ancora tutto da esplorare.
Se senz'altro reali sono le Creature viventi (o parti di esse) di volta in volta combinate assieme, chiamate a modellizzare Significati altrettanto Veri e Reali, le risultanti combinazioni appariranno tuttavia insolite, incongruenti rispetto a ciò che nella quotidiana Realtà ci aspetteremmo di vedere. Molto simili insomma, a composizioni di tipo Surreale.
Ed è proprio questa ''incongruenza'' combinatoria, surreale e inattesa, a dirottare verso una lettura propriamente linguistica l'osservatore attento.
Se volessi dipingere l'idea di ''pulire/pulizia'' ecc ecc... potrei pensare al Geco : animale in cui (in assenza di palpebre mobili) la lingua *pulisce* gli occhi.
Il concetto astratto di ''pulire'' si modellizzerebbe allora quale Rapporto /Lingua-Occhio/ relativo a /Geco/ (è solo infatti nei Gechi che tale relazione sussiste e ha il valore di ''pulire''.
Dunque, //Geco-Lingua-Occhio// saranno le tre ''lettere'' che formano la ''parola'' pulire in EverLang.
Ma nella realtà quotidiana mai sarà dato di incontrare un geco ''accompagnato'' da una lingua e da un occhio..!
Quando però un dipinto ci proporrà un'incongruenza del genere, subito ne percepiremmo la ''surrealtà'' sul piano emozionale ; allo stesso tempo però, sul piano razionale, potremmo spingerci a comprenderne l'oggettivo contenuto linguistico.
E tutto questo, da soli e senza l'aiuto di dizionarii di sorta. Come avrebbe dovuto essere per la "Lingua Caratteristica Universale", che Leibniz vanamente perseguì per gran parte della sua vita.
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